Ynys Enlli, l’isola dei 20.000 santi, ha ottenuto il riconoscimento concesso dall’International Dark Sky Association. È il 17° luogo più buio del mondo
L’inquinamento luminoso aumenta in media il 10% ogni anno, negli ultimi 10 anni. Anche se in Europa la luce calda delle lampadine a incandescenza sta lasciando rapidamente spazio a quella fredda e blu dei LED. Così, alzando lo sguardo al cielo spesso riusciamo a scorgere appena qualche centinaio di puntini luminosi invece delle circa 4500 stelle che dovrebbero essere visibili a occhio nudo dal nostro emisfero. Per avere un’esperienza di questo tipo ci sono pochi luoghi nel vecchio continente dove bisogna recarsi. Il più protetto, da oggi, è l’isola gallese di Ynys Enlli: il primo santuario internazionale del cielo notturno istituito in Europa.
Cos’è un santuario internazionale del cielo notturno?
Di fronte alla rapida scomparsa dei cieli stellati in gran parte del mondo, l’International Dark-Sky Association ha iniziato da qualche anno a istituire delle “zone protette” contro l’inquinamento luminoso. L’idea ricalca quella delle classiche aree protette come i parchi, luoghi cioè dove la flora, la fauna e la salute degli ecosistemi nel loro complesso vengono tutelate con diversi strumenti. Al posto di animali e piante, in un santuario internazionale del cielo notturno si tutela la possibilità di vedere le stelle.
Come? L’area designata a santuario dev’essere legalmente protetta, accessibile durante le ore notturne, con una luminosità del cielo notturno pari o inferiore a 21,5 magnitudini per secondo d’arco quadrato e senza aloni luminosi all’orizzonte rilevanti in alcuna direzione. In più, queste caratteristiche devono essere protette nel tempo con un piano inquinamento luminoso che segue criteri stringenti e si applica sia ai privati che a edifici pubblici e un piano di monitoraggio costante.
Per queste caratteristiche molto rigide, il santuario internazionale del cielo notturno è la forma di tutela più forte oggi esistente, e supera altre forme riconosciute sempre dall’IDSA come le comunità, i parchi e le riserve Dark Sky.
Ynys Enlli
La piccola isola gallese si trova appena al largo della penisola di Llŷn ed è nota come isola dei 20.000 santi. Ospita un osservatorio, il Bardsey Bird and Field Observatory, ed è amministrata da una no profit che sta provando a sensibilizzare anche le comunità gallesi che abitano sulla penisola di Llŷn a approvare regolamenti per limitare l’inquinamento luminoso.
Ynys Enlli si aggiunge ad altri 16 siti riconosciuti santuario internazionale del cielo notturno ed è il primo a essere istituito in Europa. Gli altri sono sparsi tra Stati Uniti (9), Nuova Zelanda (2), Cile, Australia, Territori britannici d’Oltremare, Niue e Sudafrica con uno a testa.