Nella capitale inglese la presenza di questi animali è aumentata negli ultimi 30 anni. In città trovano “grandi quantità di cibo oltre che molti posti in cui rifugiarsi”, ma la convivenza con gli umani non è sempre facile
Tre volpi avvistate in una sera. E non in un bosco, ma a Clapham, quartiere residenziale nel Sud-Ovest di Londra. È una sorta di coabitazione: “Soprattutto di notte è facile imbattersi in questi animali, siamo abituati ormai”, racconta una residente. Nella capitale inglese, secondo le stime del London Wildlife Trust (LWT), ci sono 10mila volpi: “Sono parte dell’ecosistema”. “È difficile stabilire in quali aree ce ne siano di più, ma sospettiamo che siano più presenti nelle periferie” spiega Mathew Frith, Director of Policy & Research del LWT.
Vantaggi e pericoli della città
Le volpi in città trovano “grandi quantità di cibo oltre che molti posti in cui rifugiarsi”, sottolinea l’esperto. La loro presenza non viene considerata una minaccia e al momento non c’è ragione di porre sotto controllo la popolazione delle volpi a Londra. Ma non mancano i pericoli: c’è chi cerca di allontanarle con violenza e molte di loro – più del 60% – muoiono investite dalle macchine: “Inevitabilmente ci sono chiamate regolari per portarle via o abbatterle, e queste richieste sono aumentate negli ultimi anni”.
Volpi in aumento negli ultimi 30 anni
Eppure la presenza di questi animali nella metropoli è di lungo corso, dato che gli avvistamenti sono iniziati già dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. Più case, anche in zone rurali, e quindi più cibo: le volpi si sono velocemente adattate ai nuovi stili di vita dell’uomo, avvicinandosi sempre di più ai centri urbani per nutrirsi e trovare rifugi. Si stima che il loro numero “sia cresciuto significativamente nelle ultime tre decadi, e adesso sono davvero poche le aree di Londra in cui non sono presenti: alcune di loro sono state avvistate anche nell’area della cattedrale di St Paul, a Parliament Square e fuori dal numero 10 di Downing Street”, come viene riportato in un documento del London Wildlife Trust.
Come evitare i rischi
Le lamentele dei londinesi sulle volpi sono legate principalmente a tre fattori: ai forti rumori (simili ad urla) che questi animali emettono -soprattutto la notte-, alle buche che scavano nei giardini e ai danni che provocano ai bidoni della spazzatura, alla ricerca di avanzi.
C’è poi la paura legata a sporadici episodi di attacchi contro l’uomo. La maggior parte dei problemi “sono di natura stagionale” e di solito riguardano “cuccioli o esemplari giovani”, spiega ancora l’ LWT. “L’autorità locale non è obbligata a prendere iniziative. La caccia alla volpe, inoltre, è illegale in Inghilterra, come stabilito dall’Hunting Act del 2004”. Quando si vedono volpi a Londra non è nemmeno necessario segnalarle: “Non ce n’è bisogno, non sono pericolose per le persone”, chiarisce Frith.
Il comportamento migliore da adottare è quello di lasciarle da sole, “rispettando il fatto che siano animali selvatici”. C’è comunque la possibilità di segnalare i propri avvistamenti, aiutando a mappare la presenza degli animali nella metropoli, su piattaforme come GiGL. O, in caso di volpi ferite, o di interventi di deterrenza, si possono contattare realtà operative sul territorio, come ad esempio The Fox Project che dispone anche di un’ambulanza .
In generale, il consiglio principale è quello di non dare da mangiare alle volpi, per non attrarne troppe vicino alla propria abitazione e scongiurare così tutti gli eventuali pericoli, non solo per l’uomo, ma anche per gli animali domestici: “Alcuni esemplari hanno la scabbia, e anche se la malattia può essere trasferita solo con un contatto ravvicinato, è meglio tenere a distanza cani e gatti”, avverte Frith.