Uno studio usa idrofoni e intelligenza artificiale per identificare e classificare le vocalizzazioni di pesci e altri animali che popolano il mare
Con idrofoni sistemati nelle acque dell’Isola Grande a Goa, in India, e con l’intelligenza artificiale, gli scienziati hanno trovato un modo low-cost per monitorare l’ambiente e la vita del mare. Grazie all’ascolto e all’identificazione delle voci di pesci e di altri organismi degli oceani, che – lungi dall’essere muti – formano un coro a più “voci”: chi fa suoni di trombetta, chi produce sfrigolii…
Lo studio è stato condotto da un team indiano nelle acque di Goa e pubblicato sul Journal of the Acoustical Society of America.
Chi c’è qui sotto?
Analizzare il “paesaggio sonoro” di un ambiente è infatti ormai un metodo sempre più usato per lo studio dei diversi ambienti e lo studio ha verificato l’applicazione di un sistema di intelligenza artificiale per l’identificazione dei suoni. È stato usato l’apprendimento non supervisionato, una tecnica di apprendimento automatico che consiste nel fornire al sistema una serie di input che esso classifica sulla base di caratteristiche comuni, per poi effettuare successive analisi.
«È necessario un database di suoni di pesci per l’identificazione delle vocalizzazioni, che al momento manca. Per questo studio abbiamo usato i riferimenti disponibili», aggiunge Bishwajit Chakraborty, scienziato emerito del National Institute of Oceanography di Goa e uno degli autori. L’obiettivo è registrare i suoni automaticamente e con idrofoni e poi farli analizzare da un sistema di IA che può identificare le specie presenti in modo indipendente.
«Per ora il nostro sistema di apprendimento non supervisionato non può essere usato per analisi in tempo reale. Ma vogliamo applicare altre tecniche, come il deep learning, che ci permetteranno proprio di riconoscere i suoni dei pesci in tempo reale».