9 dollari al giorno per transitare in auto a Manhattan: è quanto prevede la nuova tassa sul traffico entrata in vigore a New York

A partire dal 5 gennaio auto e furgoni pagano 9 dollari al giorno per transitare all’interno della cosiddetta Congestion relief zone che corrisponde a Manhattan, dalla 60ma Strada in giù. La tariffa base è in vigore dalle 5:00 alle 21:00 nei giorni feriali e dalle 9:00 alle 21:00 nel weekend. Al di fuori di queste fasce orarie è di 2,25 dollari. Il prezzo scende per le moto (4,40 dollari, 1,05 al di fuori dell’ora di punta) e sale per autobus e mezzi pesanti. Sono previsti sconti per le persone che hanno un reddito basso. Esonerati bus scolastici, veicoli del governo, ambulanze, vigili del fuoco e altri mezzi che svolgono un servizio pubblico.

La tariffa aumenterà a 12 dollari al giorno entro il 2028 e a 15 entro il 2031, per un gettito annuo stimato in circa 500 milioni di dollari nel primo triennio, 700 milioni dopo il primo aumento e quasi un miliardo quando si raggiungerà la tariffa piena. L’amministrazione di New York utilizzerà queste future entrate come garanzia per poter emettere obbligazioni per un valore complessivo di 15 miliardi di dollari, da reinvestire nell’ammodernamento della rete di autobus, metropolitane e treni. Contestualmente, l’auspicio è quello di decongestionare le strade cittadine.

La complicata gestazione dell’area C di New York

Misure simili, in giro per il mondo, esistono già. A Londra la Congestion charge è in vigore da più di vent’anni, per la precisione dal 2003: il pedaggio è di 15 sterline al giorno per i veicoli che transitano nei quartieri centrali della città dalle 7:00 alle 18:00 nei giorni feriali e dalle 12:00 alle 18:00 nei festivi. A Milano l’area C, erede dell’Ecopass, è attiva dal 2012. Vale per tutte le auto, anche quelle dei residenti (che godono però di alcune agevolazioni): sono esonerate solo quelle elettriche o ibride, oltre a moto e motorini. Anche metropoli come Singapore e Stoccolma hanno introdotto pedaggi per scoraggiare il traffico.

Negli Stati Uniti, però, finora nessuna città ha mai introdotto qualcosa di simile. A San Francisco e Washington se n’è discusso in passato, ma senza arrivare a un accordo. La stessa gestazione della nuova tassa sul traffico di New York è stata molto farraginosa; una decina le azioni legali che hanno tentato di fermarla. A giugno sembrava sull’orlo del fallimento, salvo poi essere riesumata ma solo a fronte di un drastico taglio della tariffa giornaliera (da 15 a 9 dollari). Il New York Times fa notare come domenica 5 gennaio, il giorno dell’entrata in vigore della tassa, né il sindaco della città Eric Adams né la governatrice dello stato Kathy Hochul abbiano voluto rilasciare commenti pubblici. Presumibilmente, per via della forte contrarietà che emerge dai sondaggi.